31 marzo 2011

Nápoles es otra cosa / Napoli è un'altra cosa

"Visitar una ciudad no es lo mismo que vivir una ciudad. Visitar es superficial. Vivir es ver de verdad lo bueno y lo malo".
"Visitare una città non è la stessa cosa che vivire una città. Visitare è superficiale. Vivere è vedere la realtà con ciò che è buono e ciò che non lo è."

La primera vez que subí en el coche de D'Angelo Senior le dije "Nápoles me recuerda a la vida en España hace 30 años". De hecho así es, pues mis padres han tenido una vida más parecida a la de los napolitanos, pero en el cambio de generación todo ha cambiado. España y los españoles cada día buscamos ser más europeos, parecernos más a Francia, Alemania, U.K., etc. Y esta búsqueda de perfección nos está llevando a una sociedad cada vez más fría; pero gradualmente, de manera que no te das cuenta de esto realmente, hasta que visitas un lugar como Nápoles.

Nápoles es una ciudad vieja histórica. En muchas partes los edificios pueden tener más de 100 años, pero lo malo es que como allí es tan común no se valora debidamente. En España, por ejemplo en Barcelona, si tuviera una columna griega de hace 1500 años, estaría en el museo, y no en una calle normal, como por ejemplo pasa en Nápoles.
Conduciendo son unos locos totales. No hay casi semáforos, no respetan a los peatones, conducen veloz y agresivamente (aunque siempre con control). Esto puede ser debido a que Nápoles no dispone de grandes avenidas ni nada así, son todo pequeñas calles donde la conducción se hace especialmente difícil y lenta.

Pero no todo es así. Personalmente, por mucho que fuera se hable un poco mal de Nápoles, de que si hay muchos gitanos, de que si es peligroso... Yo no he sentido ningún peligro. Menos que en Madrid, Barcelona, Sevilla o Valencia. Evidentemente, al estar en una gran ciudad debes ir con cuidado, pero generalmente la gente de la calle me ha parecido gente normal, algunos que viven mejor y otros que tienen que ganarse la vida como pueden.

Tampoco puedo dejar de hablar de la comida. ¡Viva la pasta! Como gran amante de la pasta que soy, en Nápoles he disfrutado mucho. Con sus pizzas, "l'arrabiata", "fritate di maccarone"... y el café. ¡Mamma mia ché caffè! Nunca he sido de beber mucho café, pero allí realmente era muy muy bueno, tanto que he tomado cada día 2 ó 3 cafés solos (cortesía de Daniela :) Allí la gente bebe mucho café. Tanto que en muchos lugares cuando pides un café te dan un vaso con agua, porque a los napolitanos les gusta enjuagarse la boca antes de tomarlo para saborearlo mejor después.

Pero si hay algo que ha sido realmente lo que más me ha gustado, es lo mismo que lo que decía al principio, del parecido de Nápoles con España en los 70s-80s: la gente y su estilo de vida.
Las tiendas, casi todas pequeñas boutiques y negocios familiares es una prueba de ello.
Sus casas, son la casa de toda la familia, y a veces los tíos, o los abuelos, o los primos pasan allí tardes enteras, cenan juntos, o a lo mejor sólo para conversar, simplemente para lo que yo llamo "hacer familia". Y aunque no me conocía casi nadie, toda la gente ha sido muy simpática y agradable conmigo. Creo que es su naturaleza, una naturaleza alegre, tranquila, amigable, y afectuosa.

Y es aquí donde ha llegado el momento de dar las gracias a todos los que he conocido en esta experiencia. Gracias a una familia que me ha tratado como si fuera casi su hijo, no me ha faltado de nada, y han sido extraordinariamente simpáticos y gentiles conmigo. Tanto que no sé como agradecerlo.
Y hablo de todos, de los padres, de los hijos, de los tíos, de los abuelos, de los primos... y como no, especialmente de esa chica. Esa chica que me ha llevado hasta allí, aquella que quería practicar español para aprenderlo mejor, y al final he sido yo el que he aprendido tantas cosas de ella, el que ha aprendido a valorar el verdadero amor de la amistad. Una chica inteligente, bella, y también hay que decirlo, una chica complicada. Pero es justo esto lo que la hace más especial.
Y no sólo esto, sino que también gracias a ella he conocido a sus maravillosos amigos, una gente tranquila, simpática, bromista, y que me ha hecho ver muchas cosas, como la gran amistad que todavía se mantiene en esta sociedad, una amistad que hace que una persona nunca se encuentre sola porque tanto la familia como los amigos son una misma unidad, donde se cuidan los unos a los otros.

Antes de llegar a Nápoles, yo tenía un poco de miedo. Por aburrirme, por no encajar con la gente de allí, por sentirme diferente y extraño. Pero para nada ha sido así, sino que me he sentido como en casa (o mejor!).

Por todo esto, quiero dar las gracias a todos. No es necesario decir nombres porque las personas de las que hablo ya saben que me refiero ellas. Gracias por la simpatía, gracias por hacerme sentir como uno más, y también por haber visto cosas en mí que pocas veces he sentido valoradas en España.
En resumen, gracias por hacerme feliz.

"Los amigos son como las estrellas. No siempre se ven, pero siempre están ahí"

Sólo puedo decir que en Nápoles las noches estrelladas parecen mucho más largas ;) 
La prima volta che stavo nella macchina di D'Angelo Senior gli ho detto: "Napoli mi ricorda alla vita in Spagna 30 anni fa". In realtà così è, perché i miei genitori hanno avuto una vita più simile a quella dei napoletani, ma nel cambiamento di generazione tutto è cambiato. La Spagna e gli spagnoli ogni giorno cerchiamo essere più europei, di assomigliare di più alla Francia, Germania, U.K., etc. E questa ricerca di perfezione ci sta portando sempre di più ad una società fredda; ma gradualmente, in modo che non ti rendi realmente conto di questo, fino a che visiti un posto come Napoli.

Napoli è una città vecchia storica. In molte parti gli edifici possono avere più di 100 anni, ma la cosa brutta è che come lì è tanto comune non vengono valorizzati nel modo giusto. In Spagna, per esempio a Barcellona, se avesse una colonna greca di 1500 anni fa, starebbe nel museo, e non in una strada normale, come per esempio succede a Napoli.
Nella guida sono terribili. Non ci sono quasi mai semafori, non rispettano i pedoni, vanno veloci e in maniera aggressiva, benché sempre con controllo. Questo può essere poiché Napoli sono viali senza grandi strade, sono ogni piccole strade dove la conduzione diventa specialmente difficile e lenta.


Ma non tutto è così. Personalmente, per quanto fuori si parli un po' male di Napoli, che ci sono molti zingari, che è pericoloso... Io non ho percepito nessun pericolo. Meno che a Madrid, Barcelona, Sevilla o Valencia. Evidentemente, stando in una gran città devi camminare sempre con attenzione, ma generalmente la gente della strada mi è sembrata gente normale, alcuni che vivono meglio e altri che devono guadagnarsi da vivere como possono.

Neanche posso non parlare del cibo. Viva la pasta! Essendo un grande amante della pasta che sono, a Napoli ho goduto molto. Con le sue pizze, "l'arrabbiata", "frittata di maccheroni."... ed il caffè. Mamma mia ché caffè! Non ho mai bevuto così tanto caffè, ma realmente era lì molto molto buono, tanto che ho preso ogni giorno 2 o 3 caffè sin neri (grazie a Daniela :). Lì la gente beve molto caffè. Tanto che in molti posti quando chiedi un caffè ti danno un bicchiere con dell'acqua, perché ai napoletani piace rinfrescarsi la bocca prima di prenderlo per asseggiare dopo la cosa in modo migliore.

Ma se c'è qualcosa che realmente mi è piaciuto, è lo stesso che dicevo all'inizio, della somiglianza di Napoli con la Spagna degli 70s-80s: la gente ed il suo stile di vita.
I negozi, quasi tutte piccole boutique e commerci familiari è una prova di ciò.
Le sue case, sono la casa di tutta la famiglia, ed a volte gli zii, o i nonni, o i cugini passano lì pomeriggi interi, cenano insieme, o forse solo per conversare, semplicemente per quello che io chiamo "fare famiglia." E benché non mi conoscesse quasi nessuno, tutta la gente è stata molto simpatica e gentile con me. Credo che sia la sua natura, una natura solare, tranquilla, amichevole, ed affettuosa.


Ed è qui che è arrivato il momento di dare i ringraziamenti a tutti quelli che ho conosciuto durante questa esperienza. Grazie ad una famiglia che mi ha trattato come se fosse quasi suo figlio, non mi ha fatto mancato niente, e sono stati straordinariamente simpatici e gentili con me. Tanto che non so come ringraziarli.
E parlo di tutti, dei genitori, dei figli, degli zii, dei nonni, dei cugini... e come no, specialmente di quella ragazza. Quella ragazza che mi ha portato fino a lì, quella che voleva praticare spagnolo per imparare la cosa migliore, ed alla fine io sono stato quello che ho imparato tante cose di lei, quello che ha imparato a stimare il vero amore dell'amicizia. Una ragazza intelligente, bella, e bisogna anche dirlo, una ragazza complicata. Ma è giusto questo quello che le fa più speciale.
E non solo questo, ma anche grazie a lei ho conosciuto i suoi meravigliosi amici, persone tranquille, simpatiche, scherzose e che mi hanno fatto vedere molte cose, come è grande l'amicizia che ancora si mantiene in questa comunità, un'amicizia che fa che una persona non si senta mai sola perché tanto la famiglia come gli amici sono una stessa unità, dove badano gli alcuni agli altri.

Prima di arrivare da Napoli, io avevo un po' di paura. Per annoiarmi, per non incastrare con la gente di lì, per sentirmi differente e rimpiango. Ma per niente sei stato così, ma mi sono sentito come a casa, o meglio!).

Per tutto questo, voglio ringraziare tutti. Non è necessario dire nomi perché le persone delle quali parlo sanno già che mi riferisco esse. Grazie per la simpatia, grazie per farmi sentire uno di voi, ed anche per avere capito cose in me che poche volte gli spagnoli hanno capito.
In sintesi, grazie per diventare felice.


"Gli amici sono come le stelle. Non si vedono sempre, ma sono sempre lì"

Posso dire solo che a Napoli le notti stellate sembrano molto più lunghe ;)

No hay comentarios:

Publicar un comentario

Haz tu aportación! Seguro que tienes algo que decir :) Gracias